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20 Dic 2025 5:57
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Gli Eventi di BlogTurismo.it |
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Sobrio ed elegante, ma anche vivace ed accogliente, si è svolto nella serata di venerdì 28 maggio, dalle ore 21 fino a oltre la mezzanotte, il Gran Galà dei dieci anni di Accademia Libera Natura e Cultura, il centro attivo in Toscana, in quel teatro di altezze collinari, vario e aperto, dell’Alta Val di Cecina dal 2000, che cura ogni anno ricche rassegne di arte e musica e teatro, nella scenografia dove domina l’atmosfera intatta di antichità e natura del Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), di proprietà storica della famiglia Marchesi Ginori Lisci.
Fra degustazioni e musica, nella sala “Il Granaione”, gentilmente concessa dai Marchesi, si sono così ripercorsi i significati profondi e la realtà stabile e attuale di “Querceto”, il rapporto instaurato con successo sperimentato tra il territorio ed il livello internazionale, l’aspetto dell’apertura e dello scambio fra culture e nazionalità.
Con la sinergia e l’impegno parallelo dei proprietari secolari, e l’associazione promotrice “Marco Polo” diretta da Luciano Busdraghi – e di cui Accademia Libera è la Fondazione - e di tutti quei talenti che hanno contribuito alla crescita ed all’arricchimento costante del centro diretto dalla tedesca Ursula Vetter, i dieci anni ne confermano così la realtà stabile ed i contorni d’identità.
E Ursula Vetter ha fatto gli “onori di casa”, trasmettendo quello stesso entusiasmo ed energia, che pur fra mille difficoltà, non è mai venuto meno, dal momento dell’ideazione insieme a Luciano Busdraghi di un luogo dove dominasse la libera espressività, la relazionalità senza barriere di lingua e nazionalità, l’arte e la cultura e la ricerca, la non soluzione di continuità tra il locale e l’internazionale, che conferma la parità di status tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande.
Un ringraziamento alla famiglia Ginori, ai molti collaboratori, agli artisti, ma anche al pubblico sempre più numeroso e regolarmente presente, che ha consacrato la stabilità e l’interesse per la novità e l’alto livello di “Querceto”, contribuendo direttamente a rafforzare l’impegno e la fiducia degli stessi organizzatori, in quel feed-back dove si perdono confini stessi di merito ed i risultati finali sono comuni e orizzontali, al ritmo incalzante e ricco di mostre, spettacoli, iniziative e rassegne che lasciano un segno.
È seguito l’intervento di Luciano Busdraghi, nel richiamare quel “sentire” singolare e l’amore per il Castello, intuito dal presidente Marco Polo, di quella associazione che custodisce e promuove un modus vivendi in parte perduto, dove l’amore ed il rispetto per la natura e le radici, per l’altro da sé, per l’arte e la cultura, innalza la qualità della vita e delle società.
Il Sindaco Sandro Cerri, ha poi ringraziato ufficialmente Ursula Vetter per aver portato a Querceto quella cultura con la “C” maiuscola.
E per i proprietari, i Marchesi Ginori Lisci, era “la responsabilità di dover traghettare un paese dal passato al futuro” come introduce in modo significativo Luigi Malenchini, che ricorda di aver trovato in Ursula e Luciano un appoggio concreto in questo senso, e la delicata ristrutturazione di quel borgo incantevole di proprietà della madre e degli zii. Il paese legato alla Fattoria ed alla attività rurale, ed il periodo del dopoguerra, quando per i borghi toscani iniziava la trasformazione speculativa in appartamenti, ma “noi”, precisa, “abbiamo tenuto fermo l’obiettivo di conservare quella che era la cultura di questo borgo”. Mantenere, attraverso un’attenzione particolare al tipo di restauro, “l’atmosfera dei secoli passati”. Ma mancava ancora qualcosa: e quel qualcosa si concretizza appunto dopo l’incontro, prima con Luciano Busdraghi, poi con Ursula Vetter, esordisce quel ventaglio di attività, sviluppate gradino per gradino, e con impegno costante, fino all’attuale risultato.
“Si immaginavano cose possibili e cose impossibili”, conclude Ursula Vetter, “ma oggi”, grazie anche ad un pubblico fedele, “q
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