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21 Dic 2025 10:42
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La natura e la storia di un territorio, che parlano attraverso le varietà del miele, le marmellate gentili dal gusto autentico, persistente e raffinato, i dolci e le crostate a base di farine rustiche: sono il comparto “dolce” delle produzioni a chilometri zero, nell’ambito delle degustazioni promosse dalla coordinatrice del comitato dei produttori della filiera corta Anna Maria Barberini in corso per i mesi di gennaio e febbraio, nella sede stabile dell’accogliente spaccio agroalimentare“Emporio del Gusto”, in via San Lino 2 a Volterra.
La riscoperta del prodotto a misura d’Uomo e di ambiente, attraverso il fascino e la valorizzazione di una terra intramontabile, la Val di Cecina toscana, e la proposta di un rapporto più equilibrato fra alimentazione-salute-conoscenza, sottendono la nascita di vere e proprie “perle”, le aziende del "Comitato Filiera Corta agroalimentare del Volterrano", promotrici e protagoniste degli eventi di settore che interessano la capitale etrusca.
Sandra Calledda, produttrice di miele, racconta il suo percorso di professionista, ed il valore fondamentale di sedi temporali, come il mercatino mensile in Piazza della Pescheria, o stabili come nel caso dell’Emporio che dà l’opportunità di seguire gli andamenti stagionali delle produzioni, iniziative che, in una fase storica in cui si inizia a percepire la stanchezza per gli stimoli dell’industrializzazione, danno “l’opportunità anche alle piccole aziende qualificate di crescere” in quell’incontro con il pubblico che diviene ricerca e scambio poiché per la conoscenza di un preparato “la degustazione, l’assaggio diretto, è tutto”.
Ed è una ricercatrice del gusto Sandra Calledda, sulla scia delle differenza territoriali e stagionali che improntano il suo miele di varietà e pregevolezza, prodotto nell’agriturismo di proprietà, l’azienda “Fontesettimena”, in loc. Spicchiaiola, nelle campagne volterrane. Qui nasce il “Miele del Ferti”, divenuto in pochi anni un caposaldo delle delizie locali, omaggio al suocero toscano, il signor Ferti che già commercializzava di porta in porta, direttamente al consumatore. Da un esordio “come hobby nel 2005”, ricorda, fino all’attuale apicoltura praticata con trenta arnie e con il sistema del nomadismo verso le aree più idonee, il Prato d’Era per le acacie, nei pressi della casa, per l’ottimo millefiori, fino alle altezze “di Castelnuovo val di Cecina” per il castagno. “Mancava un prodotto certificato a Volterra, curato e controllato” sottolinea, e quindi: manuali haccp, parametri guida e certificazioni, “e soprattutto la degustazione diretta”, poter sondare i rapporti stessi tra le tipologie di miele in tempi diversi, ne hanno decretato la crescita in pochi anni. Coadiuvata nell’attività dal marito, la signora Sandra, di origini sarde, impiegata “pentita”, si è così dedicata completamente alla produzione creativa, riuscendo a combinare la forza imprenditoriale sarda alla brillantezza ed inventiva del carattere toscano.
La gestione operativa di “Emporio del Gusto”, “frutto dell’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Volterra e realizzato grazie al contributo assegnato dalla Regione Toscana a seguito del bando Regionale sulla Filiera Corta”, rientra nell’azione socio-ambientale della cooperativa “Viaggio Antico”, rivolta in senso più ampio all’educazione e promozione territoriale, dotata di guide ambientali e di attività di gestione museale per l’area di Volterra e per quella speculare di Montecatini Val di Cecina. “L’agricoltura sociale praticata in gemellaggio con l’Associazione Mondo Nuovo”, per la rieducazione dei diversamente abili, spiega Linda, operatrice nello spaccio insieme a Serena nella giornata di giovedì 14 gennaio, “ci collega alla filiera corta, nel ritorno ai sapori”, nel rallentamento stesso dei ritmi, in controtendenza al supermercato “in una sede che dà realmente la possibilità di conoscere chi fa il prodotto”. Un incontro tra cliente e produttore che, nella previsione di un’ulteriore fa
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