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22 Dic 2025 17:25
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La sala del Maggior Consiglio nel Palazzo dei Priori a Volterra, ha accolto, nel tardo pomeriggio di martedì 7 luglio 2009, la conferenza stampa di presentazione ufficiale, dopo la prima a Firenze, del programma completo, delle linee guida e della vocazione portante di un teatro stabile interno al carcere, della XXIII edizione del Festival Volterrateatro diretto da Armando Punzo, sostenuto dalla Fondazione e dalla Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A., in programmazione dal 13 al 26 luglio 2009, con l’organizzazione generale dell’associazione Carte Blanche.
Ritornano “I teatri dell’impossibile” e gli scambi sperimentali ed esistenziali tra arte e realtà, dal carcere, al centro storico fino ai borghi limitrofi di Pomarance, Castelnuovo VC, Montecatini VC, Monteverdi M.mo, nel Festival internazionale che coinvolge i linguaggi del teatro, della musica, della danza, della videoarte, fino alla poesia, alle arti figurative, agli “incontri” culturali, eventi speciali e laboratori.
Riflessioni alla radice dello scenario contemporaneo si delineano già in apertura della conferenza, con il saluto dell’amministrazione comunale nella persona del neo-assessore alla cultura, l’architetto Giuseppe Furlanis, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, che focalizza l’attenzione sui valori fondamentali di teatro e cultura e sulla capacità di creare quella trasversale e universale sinergia e motore di cambiamento, che proprio l’arte in senso lato, ha il potenziale di concretizzare. La necessità di abbattere quei “muri invisibili, forse più difficili da superare di quelli visibili”, nell’elemento germinatore di cambiamento, del teatro sperimentale di ricerca e di intervento sociale in un connubio irrinunciabile e intrecciato creativamente alle diverse forme dell’espressività artistica umana, input di ampio respiro rivolto al livello nazionale e internazionale, in una iniziativa che individua in Volterra, la scena stessa del teatro. Nella città, il luogo fisico dell’espressione artistica, ma anche spazio concreto di incontro, di confronto, di libera espressione. E richiama, l’immagine classica del genius loci, insito nella città, qualcosa di radicato nella cultura e amplificato poi nell’esperienza - immanente e trascendente - del teatro. Furlanis non ha mancato di ribadire l'importanza ed il ruolo fondamentale della Cassa e della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra al sostegno ed allo sviluppo delle iniziative culturali sul territorio.
Segue il saluto dell’assessore alla cultura della Provincia di Pisa, Silvia Pagnin, che sottolinea l’apprezzamento della Provincia per il Volterrateatro, anche proprio in riferimento all’aspetto non secondario di una capacità intrinseca di valorizzazione del territorio, in una esperienza continuativa, dalla linea guida chiara e dall’identità consolidata e definita, nel profilo di un teatro come reale “luogo di confronto e produttivo di cultura”. Da qui la riflessione sull’importanza del ruolo delle istituzioni, nella scelta di promuovere iniziative culturali che abbiano anche un impatto reale sul pubblico, un impulso culturale che è rilevabile nell’esperienza del Volterrateatro “che ha saputo formare il suo pubblico” e valorizzare il carcere. Gli interventi poi di Ivo Gabellieri, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, e del Dott. Giovanni Manghetti, presidente della Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A., gli enti sostenitori della manifestazione.
Ivo Gabellieri ricorda come gran parte delle risorse della Fondazione siano devolute al canale privilegiato di arte e cultura, ribadendo la vita lunga di questo Festival e le ricadute in valorizzazione della città. D’altro canto la stessa “Cassa è vicina alla sua città, nell’arte che sa esprimere in abbondanza” rileva il Dott. Manghetti, ancor più che sul versante economico, sviluppo necessario e che può essere anche, e soprattutto, attraverso il canale universale di arte e poesia, poiché “l’art
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